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Il Trentino è ritenuto una meta tipicamente invernale, in virtù degli impianti sciistici all’avanguardia e dei meravigliosi paesaggi innevati: le Dolomiti possiedono un fascino che non teme paragoni.
Chi pratica lo sci di fondo conosce senz’altro la Val di Fiemme, dove si svolgono i mondiali di questa disciplina, tuttavia quest’area offre numerose attrattive anche in altre stagioni, perciò la consiglio a chi desidera visitare i posti più belli del Trentino.
Per orientarmi durante il mio soggiorno in Val di Fiemme mi sono affidato agli esperti dell’Hotel Bellamonte vicino Predazzo, noto anche come “il Giardino Geologico delle Alpi”. Il Bellamonte è stato un comodo punto di partenza per le escursioni nei dintorni e mi ha consentito di rigenerarmi e recuperare energie grazie alla Spa fornita di sauna, bagno turco e percorso Kneipp, una serie di trattamenti adatti a ritrovare vigore e sentirsi pronti per affrontare le montagne.
Credits foto: photolupi https://flic.kr/p/q41znh
Perché visitare Predazzo in primavera
Credits foto: http://www.visitfiemme.it/it/more-info/fiemme/localita/predazzo
Il paese più popolato della Val di Fiemme è Predazzo, una località che mi ha colpito per la posizione, che da lontano sembra cullata dalle montagne, e per l’accogliente centro storico, dove spiccano case molto antiche (in alcuni casi risalenti all’XI e al XII secolo), la chiesa dei santi Filippo e Giacomo, testimonianza dello stile neogotico ottocentesco, e il Museo Geologico delle Dolomiti, collocato proprio nella piazza centrale.
La definizione di “Giardino Geologico” assegnata a Predazzo deriva dalla più alta concentrazione di varietà geologiche al mondo che si trova qui per via dell’origine vulcanica di questo territorio, un fatto sorprendente per noi che oggi vediamo nelle forme e nei colori delle rocce una bellezza scolpita da fenomeni naturali dall’impatto inimmaginabile.
Nelle stagioni più calde si può partecipare a escursioni nel verde, per esempio seguendo il sentiero che arriva alla forra di Sottosassa, dove ho visto le meravigliose cascatelle del Travignolo, oppure in Valmaggiore, alla scoperta del Bosco che Suona.
Credits foto: http://www.visitfiemme.it/it/more-info/fiemme/localita/predazzo
Il legame fra la musica è il bosco è tangibile in quanto gli abeti rossi che popolano la Val di Fiemme forniscono il legno per gli strumenti acustici (violini, viole, pianoforti, organi ecc.) e ogni anno qui si celebra una cerimonia insieme a musicisti di grande prestigio. Ogni anno i musicisti sono invitati ad adottare il proprio albero e a dedicare un brano da eseguire dal vivo, un’idea davvero originale e rispettosa dell’ambiente. Grazie a un’app (chiamata appunto Il Bosco che Suona) ho potuto ascoltare i brani associati a ogni albero adottato mentre passeggiavo in questo verde paradiso.
L’evento si svolge d’estate e consiglio di consultare il sito per conoscere le prossime date: www.visitfiemme.it/it/green-emotion/esperienze/bosco-che-suona.
Credits foto: https://www.visittrentino.it/it/il+%E2%80%9Cbosco+che+suona%E2%80%9D_md_2456
La frazione di Bellamonte è stata una scelta azzeccata per la mia vacanza anche per la magnifica vista sulle Pale di San Martino, il gruppo più esteso delle Dolomiti che domina incontrastato lo scenario naturale di questa parte del Trentino. Io suggerisco di raggiungere l’ Altopiano centrale, perché l’aspetto di questo pianoro lascia senza parole e sembra isolato dal resto del mondo, tanto da ispirare in passato anche lo scrittore e alpinista Dino Buzzati, che scrisse Il deserto dei tartari dopo aver raggiunto l’Altopiano delle Pale di San Martino.
Credits foto: Vittorio Ferrari https://flic.kr/p/cD4oJQ
La Val di Fiemme mi ha avvinto completamente grazie a queste caratteristiche che la rendono inconfondibile rispetto a tutte le altre destinazioni di montagna in Italia.
Credits foto: http://www.visitfiemme.it/it/green-emotion/esperienze/bosco-che-suona
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