Guest post di Chiara Brandi aka Forchettinagiramondo.
Per anni, quando ancora ero “giovane” e non avevo una famiglia, la scelta delle mete delle vacanze era fatta in base ad un regola semplice e molto pragmatica. Dividevo il mappamondo in due categorie: i luoghi adatti alle vacanze da famiglie (che venivano immediatamente scartati) e quelli che “meglio vederli prima”, ovvero le mete più esotiche, quelle più lontane da raggiungere, oppure luoghi che presupponevano un tipo di viaggio più impegnativo, senza regole nè orari.
Per il primo gruppo, che comunque includeva luoghi bellissimi e gran parte delle località di mare dell’Italia, ho sempre pensato che avrei avuto tempo e modo di poterli visitare ed apprezzare negli anni a venire. Oggi, che viaggio con famiglia al seguito, rimango più che mai convinta della mia idea che alcuni viaggi siano, se non impossibili, quantomeno “impegnativi” da fare con dei bambini piccoli. Alcuni mi smentiranno sicuramente, conviti che i limiti siano per lo più quelli mentali dei genitori: il che è anche vero, così come mi spiegò una famiglia italiana che incontrai alle Seyscelles e che viaggiava con ben 3 figli, di cui uno di un anno circa. Tanto di cappello a chi ha tanto coraggio, io personalmente da quanto è arrivato Alberto preferisco optare per vacanze più riposanti, almeno finchè non sarà più grande e di più facile gestione. E così, da un paio di anni, abbiamo rinunciato ai nostri viaggi intercontinentali con il solo bagaglio a mano per riscoprire mete più vicine, raggiungibili comodamente con la macchina piena di ogni bene di prima necessità bambinesca.
Quest’anno abbiamo anche provato la formula dei villaggi per famiglie all-inclusive, e devo dire che ci sono degli aspetti positivi che non si possono non apprezzare. L’occasione è arrivata qualche weekend fa, quando il Nuovo Natural Villagedi Potenza Picena ci ha invitato come inviati d’eccezione per Trippando a provare la loro struttura. Il villaggio è molto carino, proprio sul mare nei pressi della riviera del Conero e vicino a molti luoghi d’interesse che vale la pena di visitare (Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Porto S.Giorgio, le belle spiaggie di Numana e Sirolo). All’interno, si ha l’impressione di vivere in un campeggio molto ben ordinato, ma con il vantaggio (non da poco) di fruire di piccoli appartamenti dotati di tutte le comodità.
La spiaggia, al di là della ferrovia e raggiungibile con pochi passi, è attrezzata con ombrelloni ma non molto profonda; sicuramente è la soluzione più comoda, ma a breve distanza in auto si possono raggiungere altre spiaggie della riviera probabilmente più belle. Potendo contare su un appartamento attrezzato con cucina, è sicuramente molto pratico per cucinare autonomamente: non solo permette di risparmiare sul budget, ma è anche comodo per rispettare gli orari dei più piccoli. Volendo, il villaggio ha anche un ristorante aperto a pranzo ed a cena, così come della pizzeria sul mare (noi abbiamo usufruito della pensione completa e la qualità del cibo è buona). E per i più piccoli, lo spazio giochi è abbastanza grande ed attrezzato con giochi e gonfiabili; di giorno è previsto un babyclub e la sera gli animatori organizzano lo spettacolo che parte con la baby-dance e prosegue con animazioni per i più grandi.
Quali impressioni?
Sicuramente, una soluzione ottima per mettere tutti d’accordo: i genitori che possono fruire di servizi, i bambini che trovano un programma fatto a loro misura. Non posso nascondere che abbiamo passato un weekend rilassante, senza stress per parcheggiare, cucinare, trovare posto al mare, avere giochi disponibili. Tutto è a portata di mano, semplice, comodo e sempre pronto. Devo dire però, che non ci sentiamo molto tagliati per una vacanza di questo tipo, ottimo per un fine settimana per tirare il fiato, ma pensare ad una vacanza intera per me sarebbe forse troppo. Ciascuno ha la sua vacanza: le famiglie che abbiamo conosciuto lì e che hanno trascorso un lungo soggiorno erano contentissime e progettavano già di tornare la prossima estate. Per noi, che siamo più avvezzi a uno spirito d’avventura, non possiamo rinunciare totalmente al ricordo delle vecchie vacanze “free & wild”, con i loro pregi e difetti.
E voi? Di che vacanza-da-famiglia siete?
[…] può sembrare strano, ma (almeno nella mia testa) c’è. Qualche settimana fa ho scritto su Trippando di come, col passare degli anni, anche il tipo di vancanza-ideale finisca inevitabilmente per […]