Per esperienza personale diretta (di quando ero bambina), ho sempre sostenuto che si impara di più in un giorno di viaggio che in dieci di scuola. Ehm. Non ditelo ai miei figli. E magari nemmeno alla mia mamma maestra, ma per me è così ed è sempre stato così. Viaggiare apre la mente e non solo. Lo staff del meta-motore di ricerca di case e appartamenti per vacanze HomeToGo si è rivolto a medici, esperti e genitori che viaggiano con i più piccoli per capire quali sono gli effetti delle vacanze sullo sviluppo dei bambini identificando le aree di crescita coinvolte. Lo staff di esperti ha confermato quello che io sostengo da sempre: viaggiare fa bene ai bambini. Sono state delineate, quindi, le vacanze che fanno bene ai bambini.
In particolare, come è mostrato nell’infografica qui sotto, gli effetti generati sullo sviluppo dei bambini dall’essere in vacanza sono molteplici e decisamente interessanti.
Ma vediamoli e commentiamoli insieme!
- Lo sviluppo cerebrale, perché in vacanza il cervello dei nostri bimbi (e pure quello dei loro genitori, se i piccoli non li fanno ammattire troppo!) produce ossitocina, dopamina e oppioidi, che riducono lo stress e portano ad uno stato di benessere.
- Il quoziente intellettivo, che è influenzato (in positivo!) dal cambiamento di ambiente, che stimola l’attività del lobo frontale.
- Il legame familiare, perché invacanza i genitori hanno più tempo (quasi troppo, a volte!) per stare con i loro bambini.
- La concentrazione. Studi dimostrano che anche solo venti minuti trascorsi nella natura migliorano la capacità di concentrazione dei nostri bimbi. E pure dei loro genitori!
- La felicità, perché la life satisfation aumenta se si viaggia regolarmente. Ecco perché io avrei sempre la valigia in mano!
- La creatività, perché durante un viaggio o una vacanza la creatività è stimolata da nuovi luoghi ed esperienze.
Lo so. Io sono di parte. Ho iniziato a viaggiare da piccola e non mi sono mai fermata. I miei bimbi ho iniziato a farli viaggiare ancora più da piccoli. Per me il viaggio non è una sfida, ma un’esigenza. Io ho sempre voglia di andare a giro; non mi stanco mai. Mi piacerebbe che fosse così anche per i miei figli. Non so se riuscirò ad attaccare “la girite” ad entrambi, perché, dall’altro lato, hanno un padre pantofolaio (che però da quando sta con me è cambiato parecchio!).
Ce la faranno i nostri eroi? Ve lo racconto tra un po’!
E voi, raccontate, cosa ne pensate di portare in vacanza e far viaggiare i vostri bambini fin da piccoli?
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